Sono iniziati in questi giorni i lavori per recuperare e riportare ad antico splendore uno degli edifici storici del territorio di Bibbona. Obiettivo che l’amministrazione comunale di Bibbona sta portando a termine dopo aver presentato, insieme alla proprietà nel maggio 2014, il progetto di riqualificazione.
Un progetto, come detto, che riguarda Bibbona e la sua storia. Il podere San Giovanni, infatti, è un edificio che nel 1400 passò ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, noti anche come Cavalieri di Malta. Tale ordine monastico fu quello che ereditò tutti i beni dei Templari dopo la loro soppressione e nell’edificio. Struttura ricca di segnali, a partire da un capitello in pietra su cui sono scolpite due teste umane, che richiamano San Giovanni Battista e San Giacomo Maggiore, due santi venerati dai Templari (adesso esposte nella sede centrale della Banca di Castagneto Carducci ma che saranno ricollocate sulla struttura a fine lavori).
La funzione del casale era quello di “ospitale”, struttura dove i pellegrini potevano fermarsi per pregare e rifocillarsi dopo una dura giornata di cammino. Nell’1800 il podere si trasformò in una casa colonica, prima di diventare una struttura agricola in tempi recenti. L’imprenditore Umberto Mannoni è il proprietario, mentre l’architetto di riferimento sarà Mauro Lombardi.
«Il progetto complessivo prevede il recupero di tutte le volumetrie, non solo il podere ma altri edifici annessi – spiega l’assessore alla cultura Stefania Brunetti – il “nuovo” podere sarà una struttura turistica e ricettiva, ma la parte della vecchia chiesa avrà la possibilità, in accordo con la proprietà, di avere un utilizzo semi-pubblico per eventi, conferenze o convegni in un’ottica di fruibilità di una parte importante della storia di Bibbona».