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Magona, terminati i lavori di consolidamento del ponte sul Fosso buio

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Terminati gli interventi di consolidamento della frana a valle della strada vicinale della Fonte al Fico e del ponte sul Fosso buio all’interno del complesso forestale Macchia della Magona.

Il luogo in cui si sono verificati i dissesti si trova a circa 3 Km ad est dell’abitato, lungo la strada vicinale Fonte al Fico, in corrispondenza del ponte sul Fosso Buio, dove la sede viaria ha subito un cedimento dovuto allo scivolamento del terreno verso valle. Un dissesto che ha ridotto la carreggiata, abbassando il livello del terreno a valle della strada di circa 50 cm rispetto al piano della strada, interrompendo di fatto il transito dei veicoli. Crollato, inoltre, nel suo tratto finale il canale interrato di attraversamento del fosso sulla sede stradale, costituito da una condotta realizzata in muratura con copertura a volta; in corrispondenza del punto di uscita del fosso la sede viaria presentava un’apertura creatasi probabilmente dall’infiltrazione delle acque meteoriche e di ruscellamento.

“L’obiettivo principale del progetto è stato quello di ripristinare – sottolinea il sindaco, Massimo Fedeli - la viabilità per consentire il transito degli automezzi e non solo, affinché la parte di Magona interessata dal dissesto potesse tornare ad essere accessibile sia per i regolari e necessari interventi di manutenzione sulla vegetazione, sia per la popolazione in generale che usufruisce dei vari sentieri che si snodano all’interno della foresta mediterranea. Le caratteristiche ambientali riscontrabili in Magona non solo rivestono un elevato interesse vegetazionale ma costituiscono un ottimo habitat per numerose specie di animali selvatici, reso ancora più ideale dal fatto che a foresta è chiusa al traffico e dotata di controllo e sorveglianza”.

“Non è stato possibile, data l’entità delle risorse disponibili, provvedere al consolidamento della frana a valle, che necessita di interventi significativi e consistenti. Il progetto ha, perciò, previsto lo spostamento del tracciato – specifica l’assessore alle aree protette, Enzo Mobilia - della strada vicinale verso monte, allontanandola dal punto in cui si è verificato il movimento franoso. Il nuovo tracciato ha una lunghezza di 120 metri ed è costituito da una massicciata e una fondazione stradale coerente con quella posta sul resto della strada vicinale. Inoltre, le acque meteoriche raccolte sono convogliate immediatamente a monte dell’attraversamento stradale, e il tratto di fosso in cui avviene lo sbocco della tubazione è protetto sul fondo per evitare fenomeni localizzati di erosione. Un investimento importante per l’amministrazione comunale – conclude l’assessore Mobilia – consapevole dell’importanza che la foresta della Magona riveste, capace di convogliare una tipologia di turismo sempre più diffusa, quella ambientale. Dal trekking alle escursioni in bicicletta, la foresta è la meta preferita di centinaia di persone attratte dalle specificità paesaggistiche e faunistiche. Uno sforzo economico importante, che continueremo a trattare come priorità di governo nei prossimi progetti, quale quello di realizzazione di nuove aree di ristoro”.

Ultimo aggiornamento: 27/11/2017, 11:25

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